Nel momento in cui inizia l’attività con dipendenti, lo stesso datore di lavoro deve richiedere all’INPS l’apertura di una posizione contributiva al fine di rispettare l’obbligo di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali nei confronti dei propri lavoratori dipendenti.
La richiesta d’iscrizione all’INPS deve essere effettuata esclusivamente con modalità telematica, secondo due diverse casistiche:
nei casi di avvio dell’attività aziendale con contemporanea assunzione di personale dipendente, attraverso la comunicazione unica all’interno del registro delle imprese
qualora si verificasse in un momento successivo all’avvio dell’attività aziendale, attraverso la comunicazione unica oppure mediante la procedura telematica di iscrizione
Informazioni aggiuntive:
Successivamente all’assunzione di personale dipendente, e comunque non oltre il termine di scadenza per il versamento dei contributi (sedicesimo giorno del mese successivo a quello per il quale sono dovuti), il datore di lavoro (o il rappresentante legale o l’intermediario autorizzato ) deve trasmettere la relativa domanda d’iscrizione alla sede dell’INPS di competenza
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Il redditometro , è uno strumento utilizzato dal Fisco. Serve a quantificare il reddito dei diversi contribuenti. Prende in considerazione le spese sostenute ed effettuati dai vari soggetti. Questo strumento viene usato dall’Agenzia delle Entrate al fine di determinare il reddito complessivo dei contribuenti e prende in esame le spese sostenute dai vari soggetti. In base alle spese, l’Agenzia delle Entrate, determina il reddito netto e spetta al contribuente. Eventualmente è a carico dell’utente dimostrare all’Agenzia delle Entrate che le spese sostenute sono state pagate con redditi diversi da quelli posseduti durante il periodo d’imposta, oppure con redditi che non partecipano alla formazione del reddito imponibile ecc..
Informazioni Aggiuntive:
I 3 elementi principali presi in considerazione sono:
composizione familiare, tenendo conto se è in coppia , oppure single o se ha o non dei figli, ecc..
età , distinguendo tra tre diversi scaglioni di destinazione: fino a 35 anni, da 35 a 64 anni e oltre i 65 anni.
area geografica di riferimento, in relazione alla residenza del contribuente sul territorio nazionale.
Ogni contribuente viene inserito all’interno di una classe. A ciascuna classe corrispondono dei coefficienti. Le spese effettuate dai contribuenti durante il periodo d’imposta, vengono moltiplicate con i relativi coefficienti. Il risultato finale ci indica quello che è il presunto reddito netto. A questo punto l’Agenzia delle Entrate, invia comunicazione al contribuente. A fronte dell’avviso, spetta al contribuente il compito di presiedere presso gli uffici ADE competenti del territorio, e fornire le prove che giustificano le eventuali differenze tra spese effettuate e reddito dichiarato e quantificato effettivamente.
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Il redditometro, è uno strumento utilizzato dal Fisco. Servire a quantificare il reddito dei diversi contribuenti. Prendendo in considerazione le spese sostenute ed effettuare dai vari soggetti. Questo strumento viene utilizzato dall’Agenzia delle Entrate al fine di determinare il reddito complessivo dei contribuenti e prende in esame le spese sostenute dai vari soggetti. In base alle spese, l’Agenzia delle Entrate, determina il reddito netto e spetta al contribuente. Eventualmente è a carico dell’utente dimostrare all’Agenzia delle Entrate che le spese sostenute sono state pagate con redditi diversi da quelli posseduti durante il periodo d’imposta, oppure con redditi che non partecipano alla formazione del reddito imponibile ecc..
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età , distinguendo tra tre diversi scaglioni di destinazione: fino a 35 anni, da 35 a 64 anni e oltre i 65 anni.
area geografica di riferimento, in relazione alla residenza del contribuente sul territorio nazionale.
Ogni contributore viene inserito all’interno di una classe. A ciascuna classe corrispondono dei coefficienti. Le spese effettuate dai contribuenti durante il periodo d’imposta, vengono moltiplicate con i relativi coefficienti. Il risultato finale ci indica quello che è il presunto reddito netto . A questo punto l’Agenzia delle Entrate, invia comunicazione al contributore. A fronte dell’avviso, spetta al contributore il compito di presiedere presso gli uffici ADE competenti del territorio, e fornire le prove che giustificano le eventuali differenze tra spese effettuate e reddito dichiarato e quantificato effettivamente.
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Il decreto Sostegni, a fronte dei precedenti decreti a supporto dei lavoratori in difficoltà danneggiati a causa della situazione pandemica, ha messo a disposizione ulteriori misure di sostegno, quali tra questi vi rientra il bonus Indennità Covid che viene erogato in favore di categorie di lavoratori interessate all’ indennità Covid-19. Più concretamente il Decreto Sostegni ha previsto l’erogazione di una indennità di importo pari a 2.400/1600 euro una tantum a favore dei soggetti già beneficiari dell’indennità omnicomprensiva introdotta dal decreto Ristori.
Informazioni Aggiuntive:
Questa somma d’indennità può essere erogata alle seguenti tipologie di lavoratori:
i lavoratori stagionali e i lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali
i lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali
i lavoratori intermittenti
i lavoratori autonomi occasionali
i lavoratori incaricati alle vendite a domicilio
i lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali
i lavoratori dello spettacolo
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L’autorizzazione statale è quell’atto con cui la pubblica amministrazione, su istanza dell’interessato, rimuove un limite legale posto all’esercizio di un’attività. Più concretamente lo svolgimento di alcune attività private è subordinato al rilascio di un’autorizzazione vale a dire un atto di accertamento positivo, con cui l’amministrazione verifica la compatibilità di queste attività con un determinato interesse pubblico come per esempio: la tutela del paesaggio e l’assetto del territorio, la sicurezza dei cittadini, l’incolumità pubblica.
Informazioni Aggiuntivo:
Più concretamente, l’autorizzazione segue quindi la richiesta del privato di poter esercitare un diritto o un’azione rientrante nella propria situazione giuridica, come: la costruzione o ristrutturazione, la guida di un autoveicolo, il possesso di un’arma, e così attraverso.
Costo del Servizio:
““Pagamento Posticipato; non paghi nulla alla prenotazione del servizio”
Nota: qui il Compenso verrà determinato sulla base di un’apposita consulenza gratuita e senza impegno in grado di fornire informazioni più chiare circa la situazione in essere, seguita da un relativo preventivo trasmesso tramite mail.
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L’autorizzazione statale è quell’atto con cui la pubblica amministrazione, su istanza dell’interessato, rimuove un limite legale posto all’esercizio di un’attività. Più concretamente lo svolgimento di alcune attività private è subordinato al rilascio di un’autorizzazione vale a dire un atto di accertamento positivo, con cui l’amministrazione verifica la compatibilità di queste attività con un determinato interesse pubblico come per esempio: la tutela del paesaggio e l’assetto del territorio, la sicurezza dei cittadini, l’incolumità pubblica.
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Più concretamente, l’autorizzazione segue quindi la richiesta del privato di poter esercitare un diritto o un’azione rientrante nella propria situazione giuridica, come: la costruzione o ristrutturazione, la guida di un autoveicolo, il possesso di un’arma, e così attraverso.
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