La dichiarazione IMU, è una dichiarazione fondamentale che serve per comunicare al Comune, dove è localizzato l’immobile, le eventuali variazioni intervenute nel corso dell’anno, ecc… Ci sono quindi casi specifici, previsti dalla normativa vigente, in cui, il contributore, è obbligato a presentare la suddetta dichiarazione, entro una determinata scadenza. La dichiarazione IMU non va presentata quanto:
Se si presenta la dichiarazione di successione
Quando gli elementi sono rilevabili direttamente dalla banca dati catastale
Per i fabbricati rurali ad uso strumentale, la dichiarazione IMU non va presentata,
Ex coniuge: deve presentare la dichiarazione IMU, solo nel caso in cui il comune dove è localizzato l’immobile, non è quello in cui è stato celebrato il matrimonio o quello di nascita. In caso di dubbi relativi alla dichiarazione IMU.
Informazioni aggiuntive:
Più concretamente la dichiarazione IMU, è una comunicazione ufficiale che il contributo deve presentare al Comune, entro una certa scadenza, nel caso in cui siano intervenute variazioni rispetto alla dichiarazione precedente o variazioni che non sono conoscibili dal comune. Quindi questa dichiarazione va presentata al Comune, quando nel corso dell’anno precedente, o rispetto alla dichiarazione precedente, sono intervenute variazioni importanti sugli immobili tali, da determinare una esenzione o riduzione di imposta. Il contributo per attestare la variazione, deve inviare la dichiarazione IMU quando:
vi è una compravendita o una variazione del valore di aree fabbricabili
Quando vi è la contratto/cessazione di contratti di leasing immobiliare
Se vi sono immobili compresi nel fallimento o nella liquidazione coatta amministrativa
Se l’immobile ha acquisto o persona il diritto all’esenzione o all’esclusione dell’IMU
Variazione caratteristiche degli immobili, come ad esempio un terreno che da agricolo diventa edificabile o viceversa
Attestare l’esenzione IMU dei terreni agricoli posseduti da IAP o coltivatori diretti
Per dichiarare i Fabbricati di interesse storico o artistico: vista la riduzione al 50% della base imponibile
Fabbricati bene merce costruiti dall’impresa costruttrice e non venduti e né locati
Dichiarazione IMU da parte dall’ex coniuge assegnatario della casa coniugale
Costo del servizio:
“Pagamento alla prenotazione del servizio”
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(se desideri maggiori informazioni contattaci alla voce “informazioni servizi)
La dichiarazione IMU, è una dichiarazione fondamentale che serve per comunicare al Comune, dove è localizzato l’immobile, le eventuali variazioni intervenute nel corso dell’anno, ecc… Ci sono quindi casi specifici, previsti dalla normativa vigente, in cui, il contributore, è obbligato a presentare la suddetta dichiarazione, entro una determinata scadenza. La dichiarazione IMU non va presentata quanto:
Se si presenta la dichiarazione di successione
Quando gli elementi sono rilevabili direttamente dalla banca dati catastale
Per i fabbricati rurali ad uso strumentale, la dichiarazione IMU non va presentata,
Ex coniuge: deve presentare la dichiarazione IMU, solo nel caso in cui il comune dove è localizzato l’immobile, non è quello in cui è stato celebrato il matrimonio o quello di nascita. In caso di dubbi relativi alla dichiarazione IMU.
Informazioni aggiuntive:
Più concretamente la dichiarazione IMU, è una comunicazione ufficiale che il contributo deve presentare al Comune, entro una certa scadenza, nel caso in cui siano intervenute variazioni rispetto alla dichiarazione precedente o variazioni che non sono conoscibili dal comune. Quindi questa dichiarazione va presentata al Comune, quando nel corso dell’anno precedente, o rispetto alla dichiarazione precedente, sono intervenute variazioni importanti sugli immobili tali, da determinare una esenzione o riduzione di imposta. Il contributo per attestare la variazione, deve inviare la dichiarazione IMU quando:
vi è una compravendita o una variazione del valore di aree fabbricabili
Quando vi è la contratto/cessazione di contratti di leasing immobiliare
Se vi sono immobili compresi nel fallimento o nella liquidazione coatta amministrativa
Se l’immobile ha acquisto o persona il diritto all’esenzione o all’esclusione dell’IMU
Variazione caratteristiche degli immobili, come ad esempio un terreno che da agricolo diventa edificabile o viceversa
Attestare l’esenzione IMU dei terreni agricoli posseduti da IAP o coltivatori diretti
Per dichiarare i Fabbricati di interesse storico o artistico: vista la riduzione al 50% della base imponibile
Fabbricati bene merce costruiti dall’impresa costruttrice e non venduti e né locati
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Quando parliamo di dichiarazione IVA, stiamo parlando di quella dichiarazione attraverso la quale i soggetti passivi IVA dichiarano all’Agenzia delle Entrate le diverse operazioni effettuate durante l’anno d’imposta precedenti importanti ai fini della dichiarazione IVA. Infatti grazie a questa dichiarazione è possibile determinare e quantificare l’importo di IVA dovuto “IVA a debito” e l’importo del credito IVA “IVA a credito”. Più concretamente tutti i titolari di partita Iva che esercitano un’attività d’impresa, artistica o professionale, sono obbligati a trasmettere all’agenzia delle entrate la dichiarazione annuale IVA. La trasmissione avviene esclusivamente per via telematica.
Informazioni Aggiunte:
Sono esclusi dalla trasmissione della dichiarazione IVA alcuni soggetti che anche se sono titolari di partita IVA, effettuano esclusivamente operazioni esenti da IVA, oltre ai soggetti che si trovano in un regime di contributi minimi e forfettari.
Certificazione del credito IVA con visto di conformità per i clienti la cui tenuta della contabilità è eseguita dallo studio del professionista. Per la certificazione richiesta, da clientela “esterna” va valutata caso per caso, In funzione della complessità e del volume della documentazione da controllare e comunque con una percentuale del 2% per importi inferiori a €60.000 – dell’1% sulla parte eccedente per importi superiori, dei crediti oggetto di visto.
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Quando parliamo di dichiarazione IVA, stiamo parlando di quella dichiarazione attraverso la quale i soggetti passivi IVA dichiarano all’Agenzia delle Entrate le diverse operazioni effettuate durante l’anno d’imposta precedenti importanti ai fini della dichiarazione IVA. Infatti grazie a questa dichiarazione è possibile determinare e quantificare l’importo di IVA dovuto “IVA a debito” e l’importo del credito IVA “IVA a credito”. Più concretamente tutti i titolari di partita Iva che esercitano un’attività d’impresa, artistica o professionale, sono obbligati a trasmettere all’agenzia delle entrate la dichiarazione annuale IVA. La trasmissione avviene esclusivamente per via telematica.
Informazioni Aggiunte:
Sono esclusi dalla trasmissione della dichiarazione IVA alcuni soggetti che anche se sono titolari di partita IVA, effettuano esclusivamente operazioni esenti da IVA, oltre ai soggetti che si trovano in un regime di contributi minimi e forfettari.
Certificazione del credito IVA con visto di conformità per i clienti la cui tenuta della contabilità è eseguita dallo studio del professionista. Per la certificazione richiesta, da clientela “esterna” va valutata caso per caso, In funzione della complessità e del volume della documentazione da controllare e comunque con una percentuale del 2% per importi inferiori a €60.000 – dell’1% sulla parte eccedente per importi superiori, dei crediti oggetto di visto.
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Quando parliamo di dichiarazione IVA, stiamo parlando di quella dichiarazione attraverso la quale i soggetti passivi IVA dichiarano all’Agenzia delle Entrate le diverse operazioni effettuate durante l’anno d’imposta precedente importanti ai fini della dichiarazione IVA. Infatti grazie a questa dichiarazione è possibile determinare e quantificare l’ammontare di IVA dovuta “IVA a debito” e l’importo del credito IVA “IVA a credito”. Più concretamente tutti i titolari di partita Iva che esercitano un’attività d’impresa, artistiche o attività professionali, sono obbligati a trasmettere all’agenzia delle entrate la dichiarazione annuale IVA. La trasmissione avviene solamente per via telematica.
Informazioni Aggiuntive:
Sono esclusi dalla trasmissione della dichiarazione IVA alcuni soggetti che anche se sono titolari di partita IVA, effettuano solamente operazioni esenti da IVA, oltre ai soggetti che si trovano in un regime di contributi minimi e forfettari.
Certificazione del credito IVA con visto di conformità per i clienti la cui tenuta della contabilità è eseguita dallo studio del professionista. Per la certificazione richiesta ,da clientela “esterna” va valutato caso per case, In funzione della complessità e del volume della documentazione da controllare e comunque con una percentuale del 2% per importi inferiori a €60.000 – dell’1% sulla parte eccedente per importi superiori, dei crediti oggetto di visto.
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Quando parliamo di rateizzazione contributiva, stiamo parlando della modalità di pagamento in forma rateale “a rate” di quanto dovuto dal contribuente a fronte dell’esposizione debitoria nei confronti delle gestioni amministrate dall’INPS a titolo di contributi e sanzioni. Più concretamente nel caso in cui il contributore si trovi in una posizione di debito, può richiedere la rateizzazione contributiva per sistemare la sua posizione.
Informazioni Aggiunte:
Per ottenere il pagamento in forma rateizzata, il contribuente deve presentare un’unica domanda che comprende tutti i debiti contributivi in fase amministrativa denunciati dal contribuente e accertati alla data di presentazione della stessa istanza, maturati nei confronti dell’INPS. La rateazione dei debiti può essere concessa dall’INPS fino a un massimo di 24 rate, tuttavia il contribuente può chiedere all’INPS il prolungamento della rateazione fino a 36 rate in particolari casi come: calamità naturali, crisi aziendali, procedure concorsuali, ristrutturazione aziendale , ecc..
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Quando parliamo di fatturazione elettronica, stiamo parlando di un sistema digitale attraverso il quale avviene l’emissione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche verso la pubblica amministrazione. Più concretamente quindi la fattura elettronica è un documento informatico che regola la maggior parte delle vendite di beni e servizi in Italia, che deve essere firmato digitalmente e trasmesso attraverso il sistema.
Informazioni Aggiunte:
Sarà compito delle singole imprese quindi:
Predisporre le fatture in formato elettronico
Firmarle in maniera digitale
Scegliere il canale di trasmissione tra quelli disponibili
Ricevere le notifiche ei riscontri dalla PA attraverso il sistema d’interscambio
Conservare le fatture elettroniche
Costo del servizio:
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L’agevolazione fondo imprenditoria femminile, è l’ incentivo nazionale che sostiene la nascita e lo sviluppo e consolidamento delle imprese amministrate da donne, da portare a termine entro 24 mesi ed è promosso dal Ministero dello sviluppo economico. L’agevolazione si rivolge sia ad aziende già costituite che da costituire composte per almeno i 2/3 da donne.
Informazioni Aggiuntive:
Sono finanziati programmi di investimento in settori quali:
industria
artigianato
trasformazione dei prodotti agricoli
servizi
commercio
turismo.
Costo del Servizio:
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Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, è quell’incentivo che sostiene la realizzazione di interventi finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, in linea con quanto previsto dal Protocollo di Kioto. Le risorse stanziate per l’incentivo si suddividono in:
30% garanzie
70% finanziamenti agevolati
Sono finanziabili le iniziative che riguardano:
la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali
la realizzazione e/o l’implementazione di reti ed impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento
l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa la pubblica illuminazione
la riqualificazione energetica degli edifici
Informazioni Aggiuntive:
Spese ammissibili riguardano:
consulenze (nella misura max del 10% delle spese ammissibili)
con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici
impianti, macchinari e attrezzature
le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento
interventi sull’involucro edilizio
comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico;
infrastrutture specifiche
comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica – comprensivo dell’allacciamento alla rete – del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto.
Costo del Servizio:
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La cartella esattoriale o cartella di pagamento è lo strumento utilizzato per il recupero del credito erariale. Le cartelle di pagamento possono anche contenere inviti a pagare certe somme causate da: a)contravvenzioni alla circolazione stradale, sanzioni amministrative, tasse comunali, ecc. Le cartelle di pagamento vengono notificate ai contribuenti dagli enti di riscossione per raccomandata e contengono l’invito a pagare entro sessanta giorni le somme “iscritte in cartella” a carico del contribuente. All’interno della gestione ordinaria delle cartelle esattoriali troviamo: a) pagamento, b) riscossione coattiva, c) contestazioni
Informazioni Aggiunte:
a) Operazioni di Pagamento:
Il contributore dopo avere controllato la cartella, se la ritiene corretta, deve effettuare entro 60 giorni il pagamento presso gli sportelli del concessionario, in banca o presso gli uffici postali.
Il contributore in casi particolari può chiedere all’Ufficio che ha emesso il ruolo, il pagamento in forma rateizzata delle somme dovute. La richiesta di rateazione accompagnata da dovuta documentazione, deve essere redatta con l’apposizione della marca da bollo e presentata prima dell’inizio della procedura esecutiva.
L’Ufficio, esamina la situazione del contribuente e se vi è esito positivo può concedere la dilazione fino a 60 rate sospendendo la riscossione per un anno e poi concedere la dilazione fino a 48 rate. Una volta concessa la sospensione, il debitore è dovuto a erogare gli stessi interessi dovuti per la rateazione.
b) Operazioni di riscossione coattiva
Una volta notificata la cartella di pagamento, se il contribuente non ha pagato la somma entro 60 giorni, il concessionario è autorizzato dalla normativa ha procedere con la riscossione coattiva
ad iscrivere ipoteca sui beni immobili del debitore e dei suoi coobbligati
ovvero ad iscrivere il fermo amministrativo dei beni mobili registrati
Il concessionario può inoltre procedere direttamente all’espropriazione forzata
dei beni immobili
dei beni mobili
e dei crediti anche presso terzi, nonchè delle somme dovute da terzi nell’ambito dei rapporti di lavoro (nella misura di un quinto)
c) Operazioni di contestazioni delle cartelle
Il contributore può presentare le sue contestazioni all’ufficio di riscossione e chiedere l’annullamento delle somme iscritte nelle cartelle. Se l’Ufficio verifica con esito positivo, l’ufficio è tenuto ad annullarlo e ad effettuare lo “sgravio fiscale”. Se l’Ufficio verifica con esito positivo ma si verifica un annullamento parziale dell’iscrizione a ruolo, l’ufficio di competenza deve comunicare l’importo delle imposte che restano dovute. Se l’Ufficio non ha provveduto ad annullare la cartella il contribuente dovrà presentare ricorso alla Commissione tributaria entro 60 giorni dalla notifica.
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